The Black velvet Band
Finnegans Wake
Dirty Old Town
Whiskey in the Jar
The Wild Rover
Molly Malone
The Holy Ground
The Fields Of Athenry
Ecco, questo per cominciare.
The Black velvet Band
Finnegans Wake
Dirty Old Town
Whiskey in the Jar
The Wild Rover
Molly Malone
The Holy Ground
The Fields Of Athenry
Ecco, questo per cominciare.
Eriadan (Paolo Aldighieri) si prende una pausa.
Si avvicinano le luci di coda del finesettimana, e mi va di ricordarvi un appuntamento all’Auditorium a Roma. C’è il Festival delle Scienze 2010, con molti appuntamenti interessanti. E per chi pensa che la scienza sia pesante, c’è la pista del ghiaccio (e la scienza c’entra comunque).
Buon Finesettimana.
Ieri su FriendFeed c’è stata una clamorosa discussione sulle zone di Roma, che ha raggiunto e superato i 300 commenti. Questa cosa mi ha fatto venire in mente quello che capita durante (o meglio dopo) una cena fra amici o conoscenti qui a Roma. Al momento della grappalimoncelloamaro parte la discussione sulle strade. Non sulle buche o esteticamente, si parla delle strade da fare per arrivare in luoghi. Se tutte le strade portano a Roma, per portarti da A a B nella capitale ci sono N soluzioni, che possono essere divise per livello di difficoltà:
Livello 1 (principianti): per andare da A a B (poli opposti al nucleo cittadino) – GRA
Livello 2 (avanzati): da A a B con passaggio lieve su tangenziale e finale in GRA
Livello 3 (semi-pro): Passaggio a lamadicoltello attraverso il centro, sfruttando anche strade a 4 corsie (ivi compresa la Via Cristoforo Colombo)
Livello 4 (Magno gubernator): Come il livello 3, ma senza strade a scorrimento veloce e momenti di grande ardimento (tipo attraversare la Garbatella in mezzo alle “casette” con mezzo di dimensioni pari a un Opel Astra).
Il problema è che alla fine, pur sfruttando ogni minimo consiglio, appuntato con precisione e inciso su lastre di marmo, il risultato sarà il medesimo.
Imbottigliato.
Davanti al S. Lucia ci passo tutti i giorni, andando a lavoro percorrendo la Via Ardeatina verso la campagna Romana. Li dentro hanno riabilitato un componente della Slammer e grande amico di Diego (in arte Zoro), ma non solo lui, tante altre persone posso ringraziare questo polo di cure riabilitative avanzate. Ora come sempre un punto di eccellenza rischia di sparire giù per lo scarico, tirato giù da precendenti e attuali scandali legati alla gestione sanità della Regione Lazio. Voglio diffondere l’appello del “COORDINAMENTO SALVIAMO IL SANTA LUCIA“, diffondendo il loro blog. Leggetelo, cercate in giro info su questo polo e poi, se vi va, contribuite anche voi.
A cosa serve un direttore del maggiore TG nazionale, che conciona e sentenzia sul recente passato italiano? A distrarre e permettere che una cosa che tende a sfuggire dalle mani come la rete per informare o ricreare (vedi Twitter in Iran) possa essere stretta in una morsa che piano piano, senza disturbare, si sposta verso un controllo sistematico di tipo cinese.
Con l’aiuto del nuovo mixer ho rifatto l’audioracconto “ma dov’è il carnevale?” che avevo fatto un po’ di settimane fa. Ora è veramente ascoltabile. Fatemi sapere.
Usando Stanza ho ripreso a leggere libri in maniera continuativa, piccoli vantaggi della tecnologia.
La “nuova” Radio2 modello Tamarrata (cit. MB) mi ha regalato al momento: Enrico Vaime triste domenica mattina alle otto e le Donne che ciacolano. Su quest’ultimo dico solo poche cose. Noioso all’inverosimile e odio, ripeto odio, lo speakeraggio con la voce falsa modello Jack Folla.
Intanto la sorellina Radio1 non si fa scrupoli a imboccare la scaletta che porta in cantina, imbarcando Pupo (Pupo? Pupo!) e la Ventura. Anche Radio3 ha presentato nuovi programmi, tendo a fidarmi di un direttore che ne è diretta filiazione, ma lo si conosce come yes-man inveterato. Speriamo, per la parte culturale della nostra radio, in buone nuove.
Aspetta aspetta. Se Mucciante, neo sfascia… ops direttore di Radio2, è anche dietro la dipartita dalla squadra di Blackout di Simona Marchini, è davvero un channel killer. Ora resta solo da capire chi sia il mandante.