Dopo esserci stato per conto mio, vederlo con gli occhi di un’altra persona fa sempre un’impressione particolare. Vi segnalo quindi questi quattro post “canadesi” di ComidadeMama, più un quarto dedicato alle letture dei bambini (cosa sacrosanta contro lo strapotere televisivo). Rivedere alcuni luoghi a distanza di tempo mi sta facendo venire voglia di tornarci (e magari restarci).
In più vi ricordo, post poco più sotto, la scatolata di vecchio (vecchio per alcune cose, non per altre) materiale informatico che ho messo da parte, disponibile a Roma per chi mi offrirà una bella birra.
Davide è sagace e attento, ma con questo post ha preso un leggero svarione (per non parlare della quasi totalità dei suoi commentatori). Non so per quale motivo consideri i due alpinisti salvati oggi come due escursionisti in cerca di brividi e non va a controllare che in realtà facevano parte di un ben precisa missione scientifica, portata avanti da molto tempo dal CNR.
I pezzi di computer non li posso considerare (entro certi limiti) ricordi di una persona, troppo impersonale il loro uso. Quindi ho, sparsi in un po’ in giro, schede madri, memorie, qualche hard disk e lettori CD-DVD (forse, dico forse, anche un case). Non mi va di buttarli, ma non mi voglio mettere a fare aste e controaste su EBay. So che molti gruppi (legati spesso all’open source) cercano questo materiale per creare computer per scuole, associazioni no-profit ecc. ecc. Quindi se sei a Roma e ti servono queste cose (mediamente obsolete, tienine conto), fammelo sapere nei commenti. Questo fine settimana metterò tutto in uno scatolone per portarlo in città, in cambio di una Guinness allo Scholars Pub.
Strane cronache da uno strano Paese