Tag Archives: vita

Le leggi, le persone

Volevo fare un post in gran ritardo sulla visita londinese. Ma prima c’è questa cosa da diffondere. Conosco (virtualmente) Barbara da un po’ di anni, dai forum “celesti” ai blog fino a un social network “Alternativo” come FriendFeed. Battaglia da molto tempo per questioni che riguardano la disabilità e la vita sociale del nostro povero paese. Ed eccola ora impegnata in una nuova battaglia. So che potrò dare poca visibilità nel mio piccolo, ma ci tengo a sostenere Barbara in questo nuovo assalto al lassismo e alle manchevolezze della “nuova” scuola italiana.
Questo è il suo post in proposito, e questa è l’intervista che ne è seguita.

Ovviamente tutto questo va a braccetto con il “simpatico” professore che esalta la rupe Tarpea, sbagliandone anche i riferimenti storici.

Questo post si chiama “dovevo andare alla BlogFest”

Questo post si chiama “dovevo andare alla BlogFest“. Invece no. Pensavo di andare su in famiglia. Invece no. Volevo fare il RugbyCamp. Invece no. Volevamo portare anche le scarpe da Tango per ballare fra i FantozziPuf e gli iPad. Invece no.
E tutto perché mi sono trascurato un infortunio avvenuto in campo. Ora, se voglio tornare a giocare, devo fare un “simpatico” ciclo di terapie e di ginnastica posturale e per sovrapprezzo stare fermo sino al termine della terapia, se non voglio buttare via il sacrificio in corso.

Questo post, si sarebbe potuto chiamare “Andiamo alla BlogFest”.
Invece no.

Qualcuno la chiama “Ginnastica dell’anima”

Precisamente la chiamava così Mitì Vigliero. Ho passato parte del Sabato e della Domenica prima del rientro lavorativo a mettere in ordine pezzi di caos della casa in campagna che è stata di mio padre. Casa usatissima, ma che conteneva sacche di ricordi ammucchiati con noncuranza, che hanno la forma di scarpe, fogli scritti a mano, buste con vestiti infilati dentro alla rinfusa e borse con dentro vestiti puliti e stirati e profumati, buste con sassi del Magra, riviste con foto di sfuggita, o in formazione con il team scientifico. Ora casa è più vivibile, si è recuperato spazi, che magari verranno riempiti con libri e CD, che in fondo sono altri ricordi. E io mi sento un po’ più leggero.