RadioRai Podcast

logo podcast raiDelle due l’una: o non sanno che cosa stanno facendo, o pensano che gli utenti più avvezzi alla tecnologia siano dei fessi a cui dare il contentino. Di cosa parlo? Della tecnologia del Podcast, applicato a RadioRai. Avete presente Itunes? Bene, in quel programma ci sono due sezioni che mi lasciano basito, una sono gli audiolibri, in cui c’è tutto (sia in sintesi sia completo), compresi i libri di fresca uscita, ma solo in inglese (nei paesi anglosassoni la sezione dei libri in cassetta e CD è presente in tutte le librerie) e poi la directory dei Podcast, in cui spiccano, che so, la BBC o la CBC o la WGBH di Boston. C’è anche la Rai (e credo anche altre emittenti). Principale differenza e che la BBC o le altre radio tengono un Podcast separato per programma, (che so, Today o Sportweeks per la BBC), mentre la RAI ha fatto un frullatone di tutti i programmi, in un unico Pod, per cui se ti iscrivi (cosa che uno vorrebbe fare per mantenere tutto aggiornato) ti devi scaricare tutto, da Radio Anch’io a Pronto salute, mentre magari uno è interessato solo a “il ruggito del coniglio” o magari a “la fabbrica di polli“. Inoltre l’aggiornamento e a singhiozzo, incostante, le trasmissioni vengono rimaneggiate (che senso ha levare la sigla finale di “Blackout” cantata da P.F. Poggi?) e a tutt’oggi, per fare un esempio, il ruggito è fermo al 20 e “Viva radio2” ha solo quattro puntate di sintesi. Così non va, si fa un pessimo servizio agli abbonati e a chi, magari per problemi tecnici di ricezione, vorrebbe abbonarsi al suo programma preferito per poterselo ascoltare con calma.
Il sistema è totalmente da rivedere.

3 thoughts on “RadioRai Podcast”

  1. Infatti, prima addirittura c’erano tutti e tre i canali assieme… e come si può fare per cercar di aggiustare le cose? da chi possiamo farci sentire?

  2. io sono capitato su questo sito avendo digitato su Google “come fare per abbonarsi al Podcast Rai”. Ho scoperto quale disorganizzazione ci sia sotto, ma tutt’ora non so come fare. Perchè un pezzetto non è dedicato a quest’argomento? Comunque è un lavoro ben fatto

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