“Il mostro del paesello”

Samuel L. Jackson“Can you see her? Her raped, beaten, broken body soaked in their urine, soaked in their semen, soaked in her blood, left to die. Can you see her? I want you to picture that little girl. Now imagine she’s white.” (“a time to kill” – 1996)

Ultimo esercizio ieri sera. Seduto su una sedia sul palco, ad ascoltare il “mio” difensore che fa l’arringa finale. Per difendere me, che ho ucciso due uomini che hanno violentato mia figlia (nel profondo sud dell’America). Fermo. Senza battute, solo il corpo. Dopo un finesettimana come questo.

Catartico. (Sul serio, non come lo intendono a Zelig)

3 thoughts on ““Il mostro del paesello””

  1. Quanto impieghi per liberarti dalla sensazione?

    Io lo faccio per svago, il teatro, e mi pare che le sensazioni gettino radici dentro di me. Forse perchè dobbiamo scavare nel profondo per ritrovare sensazioni simili.

  2. Si, restano un po’, ma in genere riesco a staccarmi. Il mio problema più grosso (ora) e incanalare l’energia, che spesso tende a travolgermi.

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