Mi illumino di meno (e magari scappo all’IKEA…)

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Ormai un po’ tutti avranno sentito parlare dell’iniziativa “m’illumino di meno“, lanciata tempo fa dalla trasmissione radiofonica “caterpillar” e ormai giunta alla terza edizione. L’idea è semplice, per una sera, per poco tempo, guardare (tramite il grafico di Terna) come si può incidere sui consumi di energia elettrica (e non solo) con dei semplici gesti. Come cambiare le classiche lampadine ad incandescenza (con buona pace di Edison), tenere spenti gli Stand-by di Tv e Stereo (questa cosa però, non mi trova d’accordo), usare i piedi, i bus o la bicicletta e insomma, trovare un po’ di coscenza critica verso gli sprechi. Io aderisco da anni, dato che le lampadine in casa mia sono al 98% di tipo a basso consumo (ne è rimasta una messa in uno scabuzzino in un posto infame da raggiungere, ma ha i giorni contati). Però la coscenza critica degli italiani, sempre pronti a correre incontro ad iniziative benefiche, si scontra puntualmente con la poca voglia di continuare in quella direzione. Basta pensare a quante poche persone, passando ad esempio nel reparto luce di IKEA, ne escano con in mano le magiche lampadine elettroniche. Quando ne chiedo il perchè ad amici e conoscenti le scuse sono in genere:”costano troppo” seguito da “ma tanto non serve a risparmiare” e la conclusiva “all’inizio fanno poca luce e sembra un cimitero”.

3 thoughts on “Mi illumino di meno (e magari scappo all’IKEA…)”

  1. Dato l’assunto che sono un vecchio, anzi antico, paladino del risparmio energetico più intelligente possibile, e mi strappo i peli delle ascelle da anni nel vedere gli sprechi assurdi diffusi ovunque, tuttavia asserisco con serenità che la luce emessa dalle lampadine elettroniche a fluorescenza dette “a basso consumo” nei primi 2/3 minuti è un problema. Mentre le abbiamo messe in punti dove la luce resta accesa a lungo, non le metterò mai nello sgabuzzino, dove accendo la luce solo per trovare un oggetto e prenderlo (30 secondi di media) e mi serve trovarlo, l’oggetto, e quindi vederlo. Se non ci vedo come faccio? Anche nel bagno dove entro magari solo per fare pipì e poi esco e spengo la luce, non posso rischiare di farla fuori dalla tazza!! Attendo la soluzione tecnologica del problema (che in parte già c’è ma si sta evolvendo con troppa lentezza: l’illuminazione a led.)

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