Critico! Critica te stesso!

Partendo dal presupposto che parlando di Adorno non stiamo dissertando su un Mughini, per fare le debite proporzioni, ho due sentimenti. Il primo è di gran piacere (se ne facessero più spesso di discussioni di questo livello). Il secondo è, che pur con le giuste premesse, lo schema di 6 livelli di conoscenza mi sembra un po’ troppo strettino ed accademico (in senso alto, si intende). Anche se il 6 (ascoltatore di leggera tout-court) fu sapientemente inquadrato anche da quel geniaccio di Zappa che nella sua autobiografia con Peter Occhiogrosso se la prendeva con la profilazione profondamente verso il basso del fruitore di musica “pop”. Comunque riprendendo il filo della discussione, la cosa che meno mi piace dello “schema” è il salto che sembra comparire fra la posizione 1 e la 2, non è un piccolo passaggio a parer mio, mi pare proprio un abisso. Come dire che se non sei un musicista (nel senso classico del termine) non puoi o potresti intervenire nel discorso critico-musicale. Ma magari è solo una mia impressione, e non riesco a capire cosa Adorno intenda con “…anche se sa poco o niente della grammatica e della sintassi”.

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