Ma che bel concerto

Io proverò, voi proverete… Domenica pomeriggio inoltrato all’Auditorium Parco della Musica (Roma) ci sarà un bel concerto della Juniorchestra. Se avete bambini e li volete interessare allo studio di uno strumento musicale questa è un ottima occasione. Un bel programma “allegro” (niente movimenti lenti che magari annoiano) e gran chiusura con pomp and circumstance. Ecco il programma nella sua totalità:

JuniOrchestra dell’Accademia di Santa Cecilia
Simone Genuini direttore

JuniOrchestra VYP
G.F.Handel Gavotta in sol
Gardel Por una cabeza
Popolare ebraico Chiribim
Badelt Pirati dei Caraibi
Tradizionale Ascarabaz

JuniOrchestra Young
A. Dvorak
Danza slava n.8
L. Van Beethoven Le creature di Prometeo, ouverture
L. Van Beethoven Dalla V sinfonia, terzo e quarto movimento
F.Mendelssohn Ouverture Ruy Blas
J. Brahms Danza Ungherese n. 4
E.Elgar Pomp and circumstance

update: abbiamo trovato i biglietti, ci saremo!

NOI non dovremmo viaggiare

Come non trovarmi daccordo con questo scritto di Antonio Menna. Ci sono stato anch’io a Stoccolma, per altro nell’unico giorno in cui ci sia un po’ di caos, Capodanno. Eppure nonostante la bolgia incredibile alla fermata del tram la loro civiltà ha ripeso il sopravvento, permettendomi di salire su un mezzo stracarico con il passeggino. Quello che volevo aggiungere al suo pensiero è che nessuna città, sia Palermo o Aosta, riescono a tenere il passo dei paesi scandinavi, per quanto riguarda la qualità della vita.

Le allegre avventure in Lambretta del signor Fatelzi

Nota introduttiva: raccontino fantasioso e smentito dai fatti, come spiegerò dopo.

Mettiamo che un giorno il signor Gugliemo Fatelzi (nome di fantasia) decida di andare ad assistere ad un concerto di domenica mattina presso lo splendido auditorium di Roma. Si veste moderatamente elegante, senza strafare, prende la sua giacca imbottita, il suo casco e scende in garage a prendere la sua Lambretta d’epoca (per i vespisti prende la sua bella Vespa d’epoca, così siamo tutti contenti). Mette in moto, saluta passando il giornalaio Armando e si avvia bello felice e scoppiettante verso il centro. Piccolo problema, il caro Guglielmo non è mai andato all’auditorium, sa all’incirca dove potrebbe essere, ma confida su i cartelli stradali visti in giro. Ecco, appunto, non so se li avete visti in giro i cartelli, ma indicano sempre di andare dritto e sono sempre a metà di un rettilineo. Guglielmo è tranquillo, ha incrociato un primo cartello che gli diceva di andare sempre dritto e lui va, sempre dritto. Ora accade una cosa strana, cartello dopo cartello Guglielmo è costretto a fermarsi per rifare il pieno, ripassa per la ventesima volta davanti all’edicola di Armando (che gli prende il tempo sul giro e che gli espone i cartelli tipo F1), dopo di che scompare alla vista. Voci riferiscono di averlo visto nei pressi di Ostia, sul lungomare Caboto, lanciato in direzione Torvajanica, altri giurano di averlo visto passare rombando lungo la Tuscolana direzione Castelli romani e di averlo sentito cantare “lo vedi là c’è Maaarinoo…”, ormai le segnalazioni si moltiplicano, arrivando a segnalarlo nello stesso istante alla tomba di Nerone, in piazza della Repubblica e all’obelisco dell’Eur. Voci ascoltate a “chi l’ha visto” parlano di Guglielmo nei pressi di Carpi, con Ilenia sul sellino posteriore alla amazzone, lanciato a velocità Warp verso Matera. In televisione pare che qualcuno abbia intravisto Guglielmo nel traffico di Bombay mentre chiedeva indicazioni a Alberto Angela che gli rispondeva “se hai la pazienza di seguirmi..” e probabilente non la aveva perche lo si è visto anche in mezzo alla folla della maratona di NY, con la sua brava pettorina, ma forse non era lui, perchè un gruppo di amanti dell’Italia Islandesi giurano e spergiurano di averlo visto mentre cercava di bere da un gayser mettendo il dito sotto a mo’ di “nasone”.

E tu, lo hai visto Guglielmo? Cercalo, fermalo, rimettilo sulla retta via. E digli sempre di diffidare del lupo cattivo, degli sconosciuti con le caramelle e dei cartelli con su scritto “Auditorium” e una bella freccia dritta! Il cartello “Auditorium” disperde anche te, digli di farla finita!!

P.s. In realtà, per esperienza personale, i cartelli ti portano effettivamente all’auditorium, a patto di arrivare almeno sul lungotevere. Certo che i cartelli in periferia che indicano una direzione vaga verso il centro fanno un bell’effetto tipo “ai confini della realtà”!!

[Questo è un post che si trova nell’ archivio del vecchio sito. Ma l’archivio è divenuto pressochè illegibile e proverò a portare su WP qualche post ogni tanto]