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Le note sono sette…

Quando si parla di casi di plagio c’è sempre quello che, non sapendo un cavolo di musica, se ne esce con questa frase fatta (nel catalogo si trova subito sotto “non ci sono più le mezze stagioni”).
In campo teatrale la cosa è ancora più complessa, basti pensare a quante volte lo stesso schema sia stato utilizzato e messo in scena. Il nostro mai troppo compianto Armando Cafaro aveva scritto una farsa in due atti che aveva intitolato “Aspettando Francesca”. Questa la trama in sintesi:
A proscenio un cartello accoglie gli spettatori: “Questa sera la Francesca da Rimini”, buio in sala e la rappresentazione viene interrotta per la sparizione dell’attrice principale, appunto la Francesca. Il factotum del teatro tenta di intrattenere il pubblico mentre le maestranze del teatro prendono man mano possesso del palco, fino ad affrontare una mano di Tombola alla napoletana. Incalzato da uno spettatore “un po’ mariuolo” il factotum si trova costretto a fare una versione rimaneggiata dell’opera, utilizzando anche vari “elementi” presi dal pubblico, con ovvi effetti disastrosi, fino all’arrivo della tanto attesa “Francesca”.

Oggi mi hanno mandato un link per uno spettacolo che si terrà al Sistina, messo in scena dai fratelli Insegno che si intitola “un po’ prima della prima…”, di cui vi lascio leggere da voi la trama e provare a trarre eventuali conclusioni…
Eccola, presa direttamente dal’ufficio stampa on line del teatro Sistina:

“Chi è di scena!” è il segnale che echeggia dietro le quinte di un Palcoscenico quando lo Spettacolo deve cominciare. E’ un momento improrogabile, non c’è più tempo per dubbi, domande , perplessità, il pubblico è pronto, si deve andare. Ma se questo avviso arriva quando ci sono ancora mille problemi da risolvere, assume un suono minaccioso…
E’ la sera della “Prima” e , a quelli che sono i normali problemi di un debutto, se ne aggiungono altri che sembrano insormontabili: il balletto non è pronto, le scene non sono finite, i costumi sono dispersi e soprattutto, gli ospiti importanti dello Show , per svariati motivi, non sono ancora arrivati. Al povero Presentatore, che si aggira sul palco insieme ai suoi collaboratori, è riservata però una grande sorpresa: l’intera squadra di tecnici e manovali dello spettacolo, svela di possedere un inaspettato talento. Tutti sono in grado di dare il loro contributo allo spettacolo : Attrezzisti che cantano magnificamente, Agenti pronti a sostituire Star internazionali, Direttori di Palco in grado di recitare interi monologhi, Parrucchieri e Truccatori che sembrano uscire dai musicals di Broadway, buffi Amministratori dalla comicità irresistibile. Il tempo corre, si deve cominciare, ma, grazie al lavoro di tutta la squadra, il fatidico “Chi è di scena!” diventa la parola magica che dissolve ogni problema : per incanto tutto è pronto, lo Show comincia!

Mah…

Reality consequence (Conseguenze della realta’?)

Il digitale terrestre si e’ rilevato per quello che era, ovvero una scatola vuota (o meglio, una scatola con poche briciole in fondo), con lo scopo di vendere il calcio in Tv. Nelle offerte a pagamento vengono lentamente aggiunte cose nuove come film e musica. Una persona mi dice di dare un’occhiata al sito perche’ c’e’ qualcosa che potrebbe piacermi. Su mediaset premium trasmetteranno (a pagamento) una serie di spettacoli teatrali al venerdi’ con replica la domenica. Costano 5 euro (e l’unica cosa buona e’ la mancanza di un vero contratto, basta la tessera).Vado sulla pagina relativa all’offerta, si puo’ anche acquistare tutto il pacchetto, poi vedo cosa viene offerto e lascio perdere l’offerta “tutto il teatro”. Su dodici spettacoli almeno tre non valgono (per me, sia ben chiaro) il prezzo, fra cose carine ci hanno infilato “il Gianburrasca” con il Morandino, uno spettacolo con la Arcuri e uno con la Parietti (i cui spettacoli hanno sofferto di smontaggio rapido e critiche non lusinghiere). Decido di prendere la scheda ma sorge un problema. Quasi impossibile trovarle in giro, perche’ contemporaneamente e’ partito uno dei tanti (in)reality che ha traslocato sul digitale terrestre. Alla richiesta di acquisto mi veniva detto di prendere i pacchetti completi (ricevitore + scheda in confezioni marcate GF) e frasi tipo “peccato perche’ ti perderai i primi giorni della casa”. Ovviamente della presenza dell’offerta teatrale non ne era a conoscenza nessuno. Quando riusciro’ a vedere qualcosa (la scheda l’ho trovata dopo lunghe peregrinazioni) vi faro’ sapere come sono le edizioni.

…e alla fine…

E alla fine si smonta tutto.
Ieri sera la classica conclusione di ogni spettacolo, con il magone mentre tiri giu’ la scenografia (semplice ma efficace). Serata conclusiva con i “promo” non proprio riuscitissima, sia per via del terrificante acquazzone che si e’ abbattuto su Roma verso le 21.00, sia per motivi contingenti che non sto qui a spiegare.
Diciamo che la cosa si sarebbe potuto benissimo svolgere nella hall dell’ Overlook Hotel
Escluso questo posso dire con certezza che tutto ha funzionato alla perfezione e spero che anche il secondo gruppo, alle prese con un testo un po’ piu’ drammatico (ispirato a “la peste” di Camus) e che ha come titolo “La peste e la citta'”, si trovera’ davanti un bel pubblico come e’ successo a noi.
Ora speriamo di non buttare subito alle ortiche quello che abbiamo fatto, cercando, nei limiti del possibile, di non perderci di vista.

…quando il gatto non c’e’…

“Certo che abbiamo trovato un bel posto per nasconderci e dormire”
“ma sei sicuro che non viene?”
“ma non le vedi tutte le ragnatele? Zitto e goditelo ‘sto posto”

Ricompaio improvvisamente per fare il solito uso pubblico di blog privato. Dopo parecchio (ma proprio parecchio) tempo ri-aggiorno il blog per segnalare la “messa-in-scena”

“oddio, ma chi e’ sto pazzo?”
“mi sa che e’ il padrone di questo sito”
“ma non se ne era andato?”
“boh, zitto sta giu’, vediamo se se ne va!”

Dopo tutta l’estate ed una bella fetta di autunno la compagnia che si e’ creata qui a Roma in occasione del laboratorio “officina teatro XI” mette in scena la sua fatica. “Sogno di una notte di mezza estate”

“sai che palle!”
“zitto che ci sente”

Oggi, sabato e domenica (alle 21.00, domenica alle 18.00) siamo in ballo. L’allestimento dello spettacolo e’ stato curato da Romano Talevi e Paolo Alessandri, che ci hanno ben ben torturati. Lo spettacolo e’ fortemente improntato sul versante “commedia” con un uso differente dello spazio scenico con il pubblico che sitrovera’ nel bel mezzo dell’azione.

Gli spettacoli si tengono presso il teatro “Pasquale de Angelis” Nel polo civico di via Ballarin 102 a Roma (si entra dal cancello che da sul gruppo XI dei vigili, parcheggiate bene mi raccomando).

Per ulteriori info ecco un bel file con tutte le indicazioni sul festival e gli altri spettacoli.Spero di avervi (chi fara’ in tempo a leggerlo) fra il pubblico.

“se ne andato correndo come un pazzo!”
“che dici avremo un po’ di tranquillita’?”
“mmm…non lo so, ma mi sa che torna”
“vabbe’. Ne troveremo un’altro, di posto”