Metti una sera alle terme…

pointchamberPer andare a fare un giro nel Senese mi sono appoggiato logisticamente a Chianciano Terme per risparmiare qualcosa sui costi dell’albergo. Il soggiorno è stato allietato da un concerto della “Point Chamber Orchestra” (nei prossimi giorni qui a Roma all’auditorium) poco valorizzato (almeno secondo me) dall’APT locale. Con la presenza di ottimi giovani musicisti (con chitarrista italiano) e due cantanti di esperienza (Douglas Ahlstedt e Cecily Nall), l’orchestra guidata dal maestro Efraìn Amaya ha spaziato fra il contemporaneo e la lirica, assolutamente non aiutata dall’acustica dello spazio all’aperto.

Questo il programma:

  • Angelica, for string orchestra – Efraìn Amaya
  • Maroon Dreams – Efraìn Amaya – Tenore Douglas Ahlstedt
  • Concierto de Aranjuez – Joaquìn Rodrigo – Giulio Tampalini, chitarra
  • Memphisto, valzer dall’opera Putzi – Edoardo Alonzo-Crespo
  • Summer Time da Porgy e Bess – George Gershwin – Soprano Cecily Nall
  • The Italian Street Song da Naughty Marietta – Victor Herbert – Soprano Cecily Nall
  • Suite da West Side Story – Leonard Bernstein – Soprano Cecily Nall, Tenore Douglas Ahlstedt
  • Selezione da “L’elisir d’amore” – Gaetano Donizetti – Soprano Cecily Nall, Tenore Douglas Ahlstedt

Piccolo bis con il primo brano e poi “O sole mio” cantato da Douglas Ahlstedt con un terribile tentativo di far cantare il pubblico, sventolando una maglia della nazionale!

Al Lupo! Al Lupo!

BurattiniFra le cose da fare la sera a Roma, in compagnia dei vostri cuccioli, c’è anche la visita ad uno spazio di teatro di figura stabile. Parlo del Teatro dei burattini “San Carlino”, che si trova a Villa Borghese, a due passi dalla terrazza del Pincio. Luogo storico e pieno di magia, è portato avanti da Vera Zamuner e dai suoi collaboratori, che continuano e continueranno ad incantare piccoli (e anche grandi, perchè no), con i burattini ma non solo. Infatti ieri sera cappuccetto rosso ha visto protagonista un grandioso Lupo in tecnica mista (enorme e convincente) oltre alla narratrice-animatrice che cambia la trama in corso per far partecipare il pubblico a trovare un finale alternativo (come possiamo salvare la nonna senza squartare il lupo?) Gli spettacoli ci sono quasi tutte le sere (consultate il sito dell’estate romana per sicurezza), ed inoltre nel pomeriggio (dalle 16.00 alle 18.00) laboratori per la costruzione dei burattini e messe in scena dei bambini. Il luogo vale comunque una passeggiata romantica nel cuore di Roma. Poi non dite che non vi do indicazioni.

Nunvereggaepiù

Ad una settimana (circa) dalla fine dei mondiali:

  • Macchina con bandierine che va strombazzando in giro
  • il “terrificante” video della Rai con il commento di “One” degli U2
  • Le liste modello “siamo meglio noi perchè…” e via discorrendo
  • la mamma, la nonna, la zia, la sorella e le capocciate e gnègnè gnègnè
  • Buffon, perchè è un uomo il cui destino è legato al cognome

Sappiate che non vi sopporto più.

Fra poco inizierà un mondiale serio, fatevi da parte, buffoni (appunto).

Oggi raccontiamo una storia…

RainbowC’era una volta… “un Re!” esclameranno i miei piccoli lettori. No, c’era una volta un giovin cantante. Era assai giovin (rispetto agli altri componenti) quando, nel 1981 viene chiamato al cospetto dell’arcobaleno…Oggi ho voglia di raccontarvi di Joe Lynn Turner, cantante rock, che ha saltabeccato fra vari grossi nomi e che ora, sempre più giovane dei mostri sacri, continua a cantare in giro per il mondo. Tutto nasce da un link sul blog di Larvotto, che offre un enorme elenco di video musicali degli anni ’80, compreso quello di “I surrender” dei Rainbow, gruppo formato dall’iroso Blackmore come una costola o giù di li dei Deep Purple. Il gruppo parte con una formazione che includeva Ronald Padovano (meglio conosciuto come “Dio”) e che faceva dell’ispirazione gotic-medioevale il suo marchio di fabbrica. nel tempo, ma abbastanza rapidamente, il gruppo scivola in quello che veniva definita “AOR” o “FM Rock”, prendendo sonorità statunitensi e una maggiore facilità di ascolto. cambiano i cantanti (anche un corto-crinito Graham Bonnet) fino ad arrivare al nostro eroe. Che si fa un pessimo nome, quello di dotato giovin cantante chiamato ai capezzali di gruppi chiudenti. Ovvero è l’ultimo singer dei Rainbow, canta con un gonfissimo Malmsteen, in una pseudo formazione dei Whitesnake e quando lo stesso Blackmore lo chiama a cantare con i Deep Purple i fans iniziano a fare gesti atropopaici. Per fortuna la fama di “portasfiga” non lo coglie, fa dischi da solista e ora va in giro per il mondo con una nuova versione della mummia (ovvero Glenn Hughes), continuando a fare il giovin cantante Rock con la bella faccia (ha comunque 10 anni meno del mostro sacro medio!).

Nella prossima puntata: qualcuno ricorda i VANADIUM?

Nella tana del Lupo, pardon, Orso.

GoetheNella mia crescente “anticalciofilia” (e se sentirete i commenti di oggi, relativi agli scandali, capirete perchè) e anche nel tentativo di combattere i luoghi comuni, ier’sera, per quello che sembrava l’evento irrinunciabile per eccellenza (anche Pappano si è arreso, doveva iniziare alle 21,00), ero presso il Goethe Institut Rom, in compagnia di un sacco di gente, birra (ach! pessima) e parole con troppe consonanti.