E mo’ che ffamo?

Così di volata qualche cosa da fare vedere sentire a Roma questo finesettimana:

All’auditorium c’è Pappano con Beethoven, Paganini e Vacchi, poi anche i Lieder di Grieg. Sul versante musica Folk, jazz e varia c’è la rassegna”musica & musica” della scuola popolare di Testaccio.

Per il piacere degli occhi c’è Chagall al Vittoriano, e come non consigliarvi una visita alla galleria d’arte moderna, con ovvio sconfinamento a Villa Borghese?

Ovviamente anche appuntamenti ovali. per la serie A a Roma presso il Flaminio gioca l’ Unione Capitolina contro L’Aquila (la mia Rugby Roma gioca fuori casa a Benevento). Scegliete con calma e buon divertimento.

The Mighty Flying Penguin – Numero Quattro

LogoHo fatto passare un mese. In mezzo ci sono stati alcuni problemi (tecnici e non), un’altra vittoria dell’Italia al 6 Nazioni, Svariati Barcamp e alcuni pesci d’aprile. Ma dopo tutto questo il pinguino è tornato. Ho contravvenuto alla mia regola aurea, quella della brevità. Ma il divertentissimo (e biblico) pezzo di Effe (in verità leggermente abbreviato nell’introduzione) andava necessariamente letto tutto. thranghSe non si capisce bene fate come suggerisce radio3 per i libretti d’opera: seguitelo leggendo sul sito. Poi dentro ci trovate (tipo uovo di pasqua, visto che è periodo), gli Harmonices Mundi con Albinoni (Concerto N.11 in Dom Op. 10) e un gruppo che volevo assolutamente farvi sentire. Si chiamano Thrangh (come una sbarra di ferro che sbatte), fanno un genere da loro definito “Pulp Music”, sono contigui al free così come a cose dei Fantomas e a cose solo loro. Il disco si chiama “erzefilish” e anche il packaging è un’opera d’arte. Se siete a Roma non mancherà occasione di poterli ascoltare (e ve lo consiglio caldamente) in qualche club.

P.s. come sempre, per iscrivervi anche in iTunes il link è questo.

La rete “Italia”

I barcamp, che sembravano essere una cosa fumosa a chi di tecnologia (e di reti, umane e informatiche) poco importa, stanno dimostrando di essere funzionali ad un nuovo movimento in rete che al di là di etichette e beta e alpha, dimostra di essere vivo e presente. Finita l’era del blog come mini-portale dell’autore (competente, e latore di verità assolute – Quintostato style), ecco che i collegamenti fra idee e contenuti iniziano a funzionare. La storia di Italia.it e del RItaliaCamp lo stanno a dimostrare.