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Cicatrici

Copertina CicatriciPer la prima volta finisco su un e-book in maniera consapevole, scrivendo qualcosa appositamente per l’occasione. Emozionato come un scolaretto, vi presento l’ennesima geniale idea di Marco Manicardi (Il Many): “Cicatrici” ovvero un ebook collettivo in cui tante tante persone raccontano di loro tagli (molti fisici ma qualcuno anche interiore), con oltretutto una splendida copertina di Tostoini. Andatevelo a scaricare, mentre pensate a quante cose stanno cambiando in un panorama culturale fortemente impovertito come il nostro, ma dove ci sono splendidi sussulti come questo.

Narrazioni resistenti

schegge Ogni qualvolta qualcosa di bello nasce tramite la rete io sono contento. Oltre alle catene di S. Antonio, scie chimice e altre baggianate, si celano nella rete (e in special modo in FriendFeed) sacche di fortissima e vivissima intelligenza e di voglia di fare. A Perugia si è assistito ad uno di questi scoppi di creatività. Il Many (Marco Manicardi) porta in giro per la penisola l’E-Book intitolato “Schegge di Liberazione“, racconti sulle pagine dell’immediato armistizio o giù di li. Qui trovate le info dell’ E-Book, e qui le foto della serata (che ha visto anche la presentazione del libro de L’Elena “La centoventotto rossa”). Qui trovate i particolari delle 2 iniziative (schegge e 128) e questo è un link a un po’ di foto. Ringrazio il Many che mi ha fatto tornare davanti ad un pubblico dopo 3 anni.

Pedala schiseta, pedala

Bicicletta da lavoro

Ogni tanto in rete compaiono cose interessanti. L’ultima è il caso di un amico di bit, che dismessi i panni dell’informatico ha deciso di cambiare vita seriamente e di passare alla panificazione. Ma non solo il “cosa” si produce ha preso una direzione nuova, anche come si intende “consegnare” il prodotto ha una nuova vita. Vorrebbe consegnare con una bicicletta da lavoro seria il pane in giro, ma la bici olandese [workcycles] (gente che con i pedali ha un altro “rapporto”) costa un tot e allora ecco l’idea. Una sponsorizzazione diffusa. Ho detto troppo. Il resto lo trovate qui su Schiseta.it con il link per fare una donazione. Un pezzo di quel sogno vi può raggiungere a casa, in varie modalità.

Pedala schiseta, pedala!

Questo post si chiama “dovevo andare alla BlogFest”

Questo post si chiama “dovevo andare alla BlogFest“. Invece no. Pensavo di andare su in famiglia. Invece no. Volevo fare il RugbyCamp. Invece no. Volevamo portare anche le scarpe da Tango per ballare fra i FantozziPuf e gli iPad. Invece no.
E tutto perché mi sono trascurato un infortunio avvenuto in campo. Ora, se voglio tornare a giocare, devo fare un “simpatico” ciclo di terapie e di ginnastica posturale e per sovrapprezzo stare fermo sino al termine della terapia, se non voglio buttare via il sacrificio in corso.

Questo post, si sarebbe potuto chiamare “Andiamo alla BlogFest”.
Invece no.

L’odore della carta

Non sono un passatista, no, non sono neanche antiItaliano, no, non sono neanche allergico alle graminacee, no, ma vedere che la parola scritta non è morta, ma vive sulla carta, con lo stesso amore e voglia di Vintage che può dare un disco di vinile, frusciante e sensuale, perfetto per intortare la tipa incontrata in libreria, mentre sta acquistando il libro sbagliato. Ma voi, si voi, salverete la tapina dall’incauto acquisto ed essa, riconoscente, si abbandonerà nelle vostre mani come fresca creta in attesa di essere plasmata.
Ma dove eravamo rimasti?

Ah, si!
Ecco, questa non vuole essere semplicemente una semplice recensione di un semplice fenomeno del semplice web, ma vuole dare lustro alla scrittura nella sua forma più compressa e completa, proprio come una scatoletta di carne Simmental. Si, oggi abbiamo la possibilità di andare oltre la letteratura così come la intendiamo oggi, essere protagonisti del ‘900 e poter leggere (su carta!!) l’agile volumetto “Forse anche la Simmethal” del neo baciato dalle Muse Lucah, con il suo decubito esistenziale, vi terrà incollati sino all’ultima pagina.

O alla morte celebrale.

#FALS

Guardo la luna da un’oblò…

Per continuare a ridere in faccia ai complottisti e a quelli del “non ci siamo mai andati”, questa settimana nel podcast de “il Ruggito del Coniglio”, c’è il fantastico “Musical” L’uomo sulla luna. Io lo dedico a chi si sta sbattendo enormemente per dare una documentazione accessibile, decente e divulgativa nel mare di panzane che si trovano in giro, ovvero Paolo Attivissimo, che ha reso disponibile il primo e-book sull’argomento dal titolo “Luna? Si, ci siamo andati“.

Un paio di cose

Un paio di cose così, en passant, che non mi andava di lasciare il blog in disarmo:

La “divertita” intervista al regista de “la caduta”, la cui scena della “scenata” di Hitler/Bruno Ganz è diventata una iper-parodia, applicabile alle più incredibili dinamiche (dentro e fuori dal web).
[via Giavasan]

Poi una notiziola volante che riguarda i nostri nuovi “soci”, i Liberi Nantes. Il documentario che racconta la storia della squadra (di calcio) parteciperà ai David di Donatello, nella categoria “Documentari”. Chissa che in futuro non ci sia la possibilità di fare un secondo numero comprendente il Touch Rugby.

Per concludere annuncio per questa settimana il nuovo appuntamento con il Pinguino Volante.