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Biciclette verde smeraldo

biketourCercando informazioni per un possibile tour in bicicletta in Irlanda, mi imbatto in diversi siti che offrono i loro servigi a pezzi modici e con ottima organizzazione. Ci sono diversi modi per girare, tour guidati, altri in cui si sceglie il proprio itinerario, finesettimana, trasferimenti alle isole, in genere c’è un furgone di appoggio a disposizione per problemi e trasporto dei bagagli da una località all’altra.

Mi stupisco (come ogni volta) per come sia semplice trovare informazioni complete di prezzi e modi se uno ha idea di andare all’estero, quando mi cade l’occhio su una parte dell’home page del sito. La ditta Irlandese che ti fa fare i giri in bici per l’isola di smeraldo organizza tour in Italia. Toscana, Veneto e Umbria.

Ci siamo fatti fregare una fetta (snobbatissima come la bici) di business turistico dall’estero, noi che con quel business ci potremmo (e dovremmo) tranquillamente campare.

“Viva la pappa col pomodor!”

MelArrivo probabilmente buon ultimo, ma voglio comunque segnalare la libreria MEL – Giannino Stoppani, in piazza SS. Apostoli, interamente dedicata ai piccoli lettori. Da quelli che leggono con le mani e con la bocca, a quelli che sono in bilico fra l’età bambina e l’età adulta. Bella con i tappetoni e le poltroncine dove mettersi a leggere senza che nessuno ti guardi come un ladro (cosa che mi era capitata solo nei paesi anglosassoni). Ci sono capitato per un regalo, ci stavo rimanendo dentro. Roma ha bisogno di più luoghi del genere. (poi un discorso su Roma lo voglio provare a fare).

P.s. Per chi si chiede il perchè del titolo (spero siano pochi), Giannino Stoppani è L’autore (o l’alter-ego) di Gian Burrasca, creatura di carta di Vamba (Luigi Bertelli), forse uno dei primi veri libri per l’infanzia di genere moderno.

“Garinei just left the building”

“Lo mundo è fatto per nui
per gente come nui
che nello mare dei guai
nun ce s’affoga mai
e se la cava così qualunque sia la luna
perché si dà del tu con la fortuna.”

logo garinei e giovannini
Premetto che non voleva essere questo il post con cui volevo tornare a scrivere sul blog, ma la notizia non può essere ignorata o passata in secondo piano da chi, come me, si occupa di teatro. Pietro Garinei, che ci ha appena lasciato, aveva ancora la sua stanza (il suo studio) dentro al Sistina, nel cuore di quel teatro che ancora riecheggia delle creature scritte in coppia con Sandro Giovannini. Creature che si chiamano “Attanasio cavallo vanesio”, “Rinaldo in campo”, Alleluja brava gente”, “Rugantino”, fino al quasi universale “Aggiungi un posto a tavola”. Spettacoli cuciti e costruiti sugli attori originali (anche se ci sono più eccezioni), che mischiavano balletto, canto e recitazione, a differenza del Musical di stampo anglosassone, che adesso ci affettiamo a copiare, i cui performer sono spesso ottimi cantanti o ballerini, ma assolutamente nulli come attori. Un tipo di teatro musicale, ormai passato fra i classici, che viene mantenuto vivo dal Sistina (con risultati a volte davvero scadenti, secondo me) e che, spero, venga proseguito da veri artisti (e non da divetti in cerca di una nuova verginità teatrale). Ma non è il momento delle polemiche. Onore dunque alla coppia che si ritroverà chissà dove, in quel teatro spirituale che si è andato purtroppo arricchendo negli ultimi anni.

Roma nebbiosa


Roma nebbiosa

Originally uploaded by Xabaras.

Questa mattina Roma con un po’ di Nebbia. Data l’assenza (almeno in passato) di fenomeni atmosferici particolari (Neve, nebbia ecc.) ogni volta che capita una cosa del genere corriamo tutti alle finestre a guardare con il naso in su e il famigerato ohh sulle labbra. Per poi farci puntualmente sfottere dai bloggher di Milano (abituatissimi a codesti fenomeni).

P.s. Questa foto era una scusa per provare il post diretto da Flickr. Sembra funzionare bene.

Provenzano, Camilleri e Fiorello

Oliviero ToscaniSalve, sono sprofondato sotto una selva di cifre e un’orgia di exit pool, e non riuscivo a trovare il tempo (e la voglia, lo ammetto) di scrivere qualcosa. Poi il baillame politico è stato messo in sordina dalla cattura di Provenzano e mi torna in mente l’intervista a questo proposito sentita al volo su Radio3, dove Camilleri faceva un interessante escursus intorno alla figura del mafioso e del ricambio generazionale. Diceva (giustamente, secondo me), che la cattura di Provenzano non cambierà di molto la situazione mafiosa. L’arresto è, nelle sue parole, “un pezzo di intonaco vecchio che si stacca”, ma che la mafia è una cosa che ha aggiustato il tiro, che usa il computer e magari internet, i “pizzini” (sogghignava compiaciuto, in fondo se giornalisti e gente comune li conosce è grazie a lui) sono un retaggio quasi folcroristico. E’ giusto festeggiare, dice, perchè i crimini commessi dal vecchio boss ci sono, ma la mafia sta cambiando pelle rapidamente, ed è giusto non dimenticarsene. Durante l’ascolto in macchina dell’intervista non potevo fare a meno di ridacchiare, a causa di Fiorello, la cui imitazione del maestro Camilleri è incredibilmente e “antropologicamente” corretta. Quelle di Fiorello stanno diventando qualcosa di più delle semplici imitazioni, camminano quasi sulle loro gambe. Il “nonno” Mike Bongiorno che è più vero del vero (tutto prese spunto da “genius“, Cassano in Spagna, in passato anche La Russa, sono imitazioni ben diverse da quelle fatte, che so’, da Sabani o altri. Inoltre non si scleratizza su nulla, da pochi giorni un nuovo “ospite” fa capolino. Un personaggio che forse non si aspettava neanche di poter essere imitato perchè poco presente in Tv, ovvero un ispiratissimo Oliviero Toscani, che illustra campagne pubblicitarie al limite della blasfemia, che da del “vecchio, sei vecchio!” al povero Baldini e che ha già coniato il nuovo slogan dell’anno: “Siete vecchi, morirete tutti vestiti alla moda”.

E’ tornata!

Logo CommodorePer chi ha iniziato la sua cariera informatica su un chip 68000, contenuto in quei valigioni color ghiaccio o beige, questa è la classica notizia da lacrimuccia. Lettore e-vicLa Commodore, creatrice di una serie di personal computer che hanno, durante gli anni ’80 e ’90, avvicinato una enorme quantità di persone all’informatica è tornata ufficialmente. Torna al momento con lettori MP3 e multimediali, offrendo, come la Apple con il suo Itunes, un negozio on-line di musica da scaricare legalmente. Tutto già visto come anche per altri marchi. Si, ma come si fa a non andare in sollucchero per un lettore che è stato chiamato e-Vic (20 Gb) come il vecchissimo Vic-20 e quelli più piccoli Pet (i Pet erano antecedenti, seriosi e completi di monitor, computer da “ufficio”). Dato che l’affetto per il progetto Amiga non si è mai sopito, (vedi alla voce “amiga in a box“) spero solo, almeno per affetto al marchio, che non sia l’ennesimo fuoco di paglia.

Brita 2 – La vendetta

britaPiccolo riassunto. Ho deciso che non voglio più comprare acqua ed utilizzare quella di Roma che esce dal rubinetto. Con un risparmio per quanto riguarda il portafoglio, la schiena e l’ambiente. Le strade possibili erano quelle indicate da questo post di qualche giorno fa. Ho girato per negozi e visitato siti, ma ho deciso che per fare un primo tentativo mi butterò su un prodotto Brita. I motivi sono diversi, lo spazio sotto il lavello e il fatto di non voler fare buchi aggiuntivi. Piccolo problema. Se vado sul sito della Brita, trovo siti per tutto il mondo ma l’Italia è assente. Poco male, Internet verrà in soccorso. In Italia lo vendono in poche farmacie e negozi particolari, che ricaricano in modo spaventoso i costi. in Ebay se ne trovano in gran quantità, anche modelli appena usciti, quindi il problema potrebbe considerarsi risolto, ma mi chiedo, perchè l’Italia no? Ho mandato una email al servizio clienti Brita, sono in attesa di risposta. se nel frattempo qualcuno mi sa dire indirizzi per confrontare i prezzi (possibilmente a Roma) avrà la mia gratitudine.

“Il mostro del paesello”

Samuel L. Jackson“Can you see her? Her raped, beaten, broken body soaked in their urine, soaked in their semen, soaked in her blood, left to die. Can you see her? I want you to picture that little girl. Now imagine she’s white.” (“a time to kill” – 1996)

Ultimo esercizio ieri sera. Seduto su una sedia sul palco, ad ascoltare il “mio” difensore che fa l’arringa finale. Per difendere me, che ho ucciso due uomini che hanno violentato mia figlia (nel profondo sud dell’America). Fermo. Senza battute, solo il corpo. Dopo un finesettimana come questo.

Catartico. (Sul serio, non come lo intendono a Zelig)